Cultura

La fabbrica degli organi

La fabbrica degli organiCharles Lindbergh e Alexis Carrel sulla copertina di «Time» (1938)

Doppio passo / 7 La ricerca appassionata dell’immortalità che unì l’aviatore Lindbergh e il chirurgo Alexis Carrel. Con qualche simpatia di troppo per la «razza bianca». Amicizie fra storia e tragedia: il medico Nobel e l’«Aquila solitaria», testimonial dell’America pre-Depressione

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 18 agosto 2018
Quando l’aviatore Lindbergh e il chirurgo Carrel si incontrarono per la prima volta nel novembre del 1930, non avevano nulla in comune. Nessuno avrebbe potuto prevedere l’avvio di un sodalizio straordinario e tragico, che li avrebbe prima innalzati sulle vette della scienza e poi trascinati nel fango della storia. IL MEDICO FRANCESE Alexis Carrel era all’apice del successo. Negli Usa, dove aveva lavorato sin dall’inizio della carriera, aveva scoperto come suturare vene e arterie durante gli interventi chirurgici, vincendo il premio Nobel nel 1912. Era rientrato in Francia solo durante la prima guerra mondiale. Negli ospedali militari aveva scoperto che...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi