Politica
La festa grama del governicchio autoritario
Accadde a settembre Svanite o accantonate le promesse, la destra si è distinta per la cancellazione del rdc e per una raffica di provvedimenti odiosi e inutili. A Giorgia Meloni, almeno sul piano dell’immagine, gli amici fanno più danno degli alleati
Firenze 8 settembre 2022, cena elettorale al Mandela forum con Giorgia Meloni – foto di Ansa
Accadde a settembre Svanite o accantonate le promesse, la destra si è distinta per la cancellazione del rdc e per una raffica di provvedimenti odiosi e inutili. A Giorgia Meloni, almeno sul piano dell’immagine, gli amici fanno più danno degli alleati
Pubblicato circa un anno faEdizione del 24 settembre 2023
Un anno fa le attese erano alte, le paure anche di più. Non era il primo governo di destra in Italia, quello formato dopo le elezioni del 25 settembre, ma di così estremi non se ne contavano né da noi né in Europa. Il fatto che a guidarlo fosse una donna moltiplicava l’attenzione, gli sfracelli nazionalisti promessi alimentavano i timori. Nel bene e nel male tutto ci si aspettava tranne che fosse un governicchio. Quale invece si è poi dimostrato. Giorgia Meloni, previdente e scaltra, aveva messo le mani avanti da subito: le promesse sarebbero state mantenute, però non subito....