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La Fiera della memoria corta

Il Saloon di Torino Cari scrittori e organizzatori del Salone, le fiere del libro le ha inventate il fascismo, ma furono gestite escludendo gli oppositori del regime

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 8 maggio 2019
Il giovane sedicente editore che gongola per la pubblicità che è caduta sulla sua casa editrice, dichiara apertamente di essere «fascista» e che il problema è l’antifascismo. Molti scrittori di sinistra si sono premurati di farci sapere che non andranno al Salone. O che ci andranno per contestarlo. Il mantra morettiano del «mi si nota di più se vado o non vado» impazza. Sommessamente vorrei ricordare al truce fascista che le fiere del libro erano popolari anche sotto il Duce. Forse non lo sa e certamente minimizza il fatto che in quei raduni di scrittori e intellettuali di destra, mancavano...

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