Souleymane Bachir Diagne
Cultura
La filosofia africana e il mondo che verrà
Souleymane Bachir Diagne Una intervista con il filosofo senegalese e direttore dell’Institute for African Studies alla Columbia University di New York. «Alcune cosmologie, come quella Dogon o Serer, suggeriscono di ricollocare l’umano in seno al vivente»
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 18 marzo 2022
Filosofo senegalese, direttore dell’Institute for African Studies alla Columbia University di New York, Souleymane Bachir Diagne riflette sul ruolo della filosofia africana nel villaggio globale dei saperi e spiega come sia possibile decolonizzare l’universalismo risignificandolo a partire dall’esperienza della traduzione. Da alcuni anni l’Africana Philosophy ha acquisito una certa visibilità nel panorama filosofico angloamericano. Cosa designa questa etichetta e in che misura la si può considerare come l’espressione di una rinnovata etnofilosofia, ovvero, secondo la definizione del filosofo beninese Paulin Hountondji, un mito filosofico fondato sull’idea di una presunta visione del mondo comune a tutti i popoli africani, di cui,...