Internazionale

La frontiera invisibile della guerra dove le lotte si intrecciano

La frontiera invisibile della guerra dove le lotte si intreccianoCombattenti dell’Rdk, il Corpo volontario russo, nella regione ucraina di Sumy – Ap/Evgeniy Maloletka

Guerra ucraina I «partizan» russi filo-ucraini spostano la linea del fronte verso est. E le truppe di Mosca ora faticano a spingerla indietro. Colpi di artiglieria, colonne di fumo che si alzano nella foresta. E ogni tanto un grido: «Drone!»

Pubblicato più di un anno faEdizione del 7 giugno 2023
Sabato AngieriVOVCHANSK, CONFINE RUSSO-UCRAINO
Un cartello, un checkpoint deserto e all’orizzonte colonne di fumo. Siamo al confine tra Ucraina e Russia, a tre chilometri una volta c’era la frontiera, ora si intravedono i pennacchi bianchi di colpi appena esplosi al suolo. «Ma come mai al checkpoint non c’è nessuno?», chiediamo al poliziotto che ci accompagna. «Perché ora il confine non è più qui, i ‘partizan’ russi l’hanno spostato più a est», risponde ridendo. L’agente si riferisce all’Rdk e alla Legione Svoboda rossii, quasi tutti qui li chiamano partizan, dai funzionari ai soldati, ma oltre ad ammettere che esistono nessuno dice nient’altro. È evidente che...

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