Internazionale
La fuga da Kiev città fantasma. Chi resta imbraccia le armi, e attende
Crisi ucraina Alla stazione convogli presi d’assalto, ma molti non ce la fanno e rimangono a terra. A Obolon, poco più a nord del centro della capitale, nei quartieri si fabbricano bottiglie molotov e si scavano trincee
Sfollati ucraini alla stazione di Kiev – Ap/Pavel Nemecek
Crisi ucraina Alla stazione convogli presi d’assalto, ma molti non ce la fanno e rimangono a terra. A Obolon, poco più a nord del centro della capitale, nei quartieri si fabbricano bottiglie molotov e si scavano trincee
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 6 marzo 2022
Andrea SceresiniKIEV
Scrivo da un treno freddissimo che viaggia con le luci spente. I passeggeri sono accalcati gli uni sugli altri, hanno bagagli voluminosi, sacchetti pieni di cibo e gli occhi stanchi di chi non dorme da molte notti. I bagni sono irraggiungibili per via della calca. Per fare i propri bisogni ci si deve arrangiare nel piccolo pertugio delimitato da due porte di ferro che permette il passaggio da un vagone all’altro. La destinazione è Chmel’nyc’kyj – un luogo dove la gran parte di queste persone non avrebbe mai pensato di dover andare, ma che ha il vantaggio di essere sufficientemente...