Internazionale
«La Germania mina la Nato». Diktat Usa sulle atomiche
Europa L’ambasciatore-falco Grenell rinvia al mittente la richiesta Spd di ritirare le bombe B61. E al governo Merkel torna a chiedere il 2% del Pil per le spese militari dell’Alleanza Atlantica
Angela Merkel con l'ambasciatore Usa a Berlino – Ap
Europa L’ambasciatore-falco Grenell rinvia al mittente la richiesta Spd di ritirare le bombe B61. E al governo Merkel torna a chiedere il 2% del Pil per le spese militari dell’Alleanza Atlantica
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 15 maggio 2020
Sebastiano CanettaBERLINO
«La Germania mina la capacità nucleare della Nato». Parla chiaro e a voce alta Richard Grenell, che non è solo l’ambasciatore degli Stati uniti a Berlino ma anche l’uomo più importante dell’amministrazione Trump in Europa e il nuovo «top adviser» della National Intelligence americana. Un funzionario da due anni incaricato di tenere la Repubblica federale nel mirino, «abrasivo» al punto di essere stato dichiarato «persona non grata» dalla Linke a marzo del 2019, con relativa richiesta al Bundestag di espulsione per le ripetute ingerenze nella politica interna e il comportamento fuori da ogni protocollo. E il messaggio affidato a «Rick»,...