Internazionale
La Gerusalemme imprigionata
Forze di sicurezza israeliane a Ras-al-Amud, a Gerusalemme est – Dan Kitwood /Getty Images
Tutti ostaggi I palestinesi hanno perso o, per timore, lasciato il lavoro nella parte ebraica della città, ragazze e ragazzi non escono più, la sorveglianza della polizia è soffocante e le intimidazioni frequenti anche contro gli attivisti per la pace israeliani
Pubblicato circa un anno faEdizione del 4 novembre 2023
Michele GiorgioGerusalemme
Muhanna, Abed e Huda sono giovani e come i loro coetanei nel resto del mondo vorrebbero passare gran parte del tempo libero in strada, assieme agli altri amici. E fino a qualche settimana fa non perdevano occasione per farlo. Ora preferiscono incontrarsi in casa e stare in giro il meno possibile per le strade di Gerusalemme. «Se sei un palestinese è meglio che resti a casa» ci spiega Abed «la polizia ti ferma in continuazione e se vai nella zona ebraica e ti riconoscono come un palestinese (gli israeliani, nda) diventano ostili e talvolta aggressivi». Muhanna aggiunge che è meglio...