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La goccia che erode la democrazia
Astensione Appena chiudono le urne, comincia la conta dei partiti: voti guadagnati o persi, comuni conservati o “strappati”, sindaci vincenti o perdenti. Tutto comprensibile, almeno fino ad un certo punto. E […]
Astensione Appena chiudono le urne, comincia la conta dei partiti: voti guadagnati o persi, comuni conservati o “strappati”, sindaci vincenti o perdenti. Tutto comprensibile, almeno fino ad un certo punto. E […]
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 14 giugno 2017
Appena chiudono le urne, comincia la conta dei partiti: voti guadagnati o persi, comuni conservati o “strappati”, sindaci vincenti o perdenti. Tutto comprensibile, almeno fino ad un certo punto. E il “certo punto” che non bisogna perdere di vista è rappresentato dal quadro d’insieme, dall’umore generale dei cittadini nei confronti del funzionamento del loro sistema politico. C’è un dato che ci aiuta più degli altri a capire qual è lo stato di salute della democrazia italiana, per lo meno a livello locale: la (non) partecipazione elettorale. Anche in questa tornata di elezioni amministrative, è continuato costante il declino dell’affluenza nei...