Internazionale
La Guaidó boliviana ha fretta di dare tutti i poteri alle destre
Dopo il golpe L'autoproclamata presidente Áñez nomina già nuovi vertici militari e nuovi ministri. Già 10 le vittime della repressione. Ma il Mas di Evo Morales può ancora giocare la carta Adriana Salvatierra. L'ex "presidente indio" dal Messico si dice pronto a tornare «se il popolo lo chiede»
La polizia blocca dei manifestanti pro-Evo Morales a La Paz – Afp
Dopo il golpe L'autoproclamata presidente Áñez nomina già nuovi vertici militari e nuovi ministri. Già 10 le vittime della repressione. Ma il Mas di Evo Morales può ancora giocare la carta Adriana Salvatierra. L'ex "presidente indio" dal Messico si dice pronto a tornare «se il popolo lo chiede»
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 15 novembre 2019
È stata una corsa contro il tempo quella delle forze golpiste. Con un obiettivo preciso: mettere il mondo davanti al fatto compiuto e non dare tempo al Mas (Movimiento al Socialismo) di riorganizzarsi. Così, l’autoproclamata presidente ad interim Jeanine Áñez, già ribattezzata come la Guaidó boliviana, si è affrettata, dopo lo show del suo ingresso al Palazzo Quemado con la bibbia in mano, a nominare nuovi vertici militari e a presentare metà della sua squadra di governo, incassando lo scontato riconoscimento di Trump e di Bolsonaro e, per quel che vale, proprio di Guaidó, l’iniziatore della pratica delle autoproclamazioni. UNA...