La guerra “allargata” di Netanyahu
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La guerra “allargata” di Netanyahu

Guerra, Getty Images

Israele Oggi il ritorno sulla scena dell’Isis con giganteschi attentati in Russia e in Iran costituisce per Israele una «opportunità» da sfruttare per colpire i nemici impegnati su più fronti

Pubblicato 8 mesi faEdizione del 3 aprile 2024
Con l’attacco israeliano a Damasco è iniziata una nuova fase di destabilizzazione del Medio Oriente, dalla Siria al Libano e oltre, fortemente voluta da Tel Aviv ben prima del massacro di Hamas del 7 ottobre. Già l’8 agosto il ministro della Difesa Gallant avvertiva che «il Libano in caso di guerra rischiava di tornare all’età della pietra». L’obiettivo di Israele e degli Stati Uniti negli ultimi 40 anni non è mai cambiato, come ben spiega il Patto di Abramo: lo Stato ebraico deve restare l’unica superpotenza regionale. È per questo che si fa la guerra e si rischia il suo...

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