Visioni

La guerra e un abbraccio fragile e disperato

La guerra e un abbraccio  fragile e disperato

Venezia 76 Nella sezione Orizzonti il film di Valentyn Vasyanovy «Atlantis», l'odissea dell'ex soldato Sergeij

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 5 settembre 2019
Se Orizzonti indica l’approssimarsi a scorci cinematografici più o meno distanti, prospettive di forme cinematografiche non omologhe, significanti per via di stili, allusioni, ellissi, montaggi del tempo, anche interni alla semplice sequenza – ciò che si è visto nel concorso principale grazie a Larrain e Marcello – allora Atlantis di Valentyn Vasyanovy è il film che legittima questa sezione, per il resto un po’ meno incisiva quest’anno, anche se all’inizio della Mostra, un film come Pelican Bood di Katrin Gebbe almeno praticava un interessante depistaggio dei generi, nell’arco che può andare dalla psicologia e sociologia fino alla parapsicologia, a prescindere...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi