Internazionale
La guerra economica a colpi di chip, Biden «internalizza» Taiwan
Usa/Cina Una filiale in Arizona della compagnia leader Tsmc e una legge che proibisce di favorire le attività tecnologiche di Pechino. Tutte avvisaglie di una costosa e imprevedibile «guerra delle risorse» per limitare l’ascesa del grande rivale e investire in un egemonismo economico a ogni costo
Biden all’inaugurazione della fabbrica di semiconduttori della taiwanese TSMC a Phoenix, lo scorso 6 dicembre – Epa/Rick D'Elia
Usa/Cina Una filiale in Arizona della compagnia leader Tsmc e una legge che proibisce di favorire le attività tecnologiche di Pechino. Tutte avvisaglie di una costosa e imprevedibile «guerra delle risorse» per limitare l’ascesa del grande rivale e investire in un egemonismo economico a ogni costo
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 22 dicembre 2022
Luca CeladaLOS ANGELES
Lo scorso 6 dicembre Joe Biden si è recato a Phoenix per il taglio del nastro del cantiere dove verrà costruita una mega factory della TSMC, il maggiore produttore mondiale di semiconduttori. Davanti alle telecamere, il presidente ha elogiato l’investimento di 40 miliardi di dollari – il più grande di sempre per un impianto industriale in Arizona – e i 10mila posti di lavoro che è destinato a creare. Ma l’importanza dell’operazione deriva soprattutto da quello che sfornerà questo stabilimento – il primo di due di prossima costruzione. I circuiti integrati stanno rapidamente diventando tra i beni più strategici dell’economia...