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La guerra nella testa e l’Europa silente diciotto mesi dopo l’aggressione russa
Scenari Le porte girevoli della Nato e l’assenza totale di piani per fermare il conflitto. Nonostante ogni giorno disegni un percorso di morte, di distruzione, di irrazionalità
Pubblicato più di un anno faEdizione del 17 agosto 2023
Dal vertice atlantico di Vilnius del 12 luglio alle dichiarazioni del capo di gabinetto della Nato Jenssen sulla guerra in Ucraina sembra di essere sempre di più dentro un romanzo surreale di Louis-Ferdinand Céline, in particolare dell’ultimo manoscritto ritrovato che non a caso si chiama Guerra. Che quasi nelle prime righe, iniziando a raccontare la sua immobilità di ferito alla testa tra cadaveri e fango delle trincee della prima guerra mondiale, scrive «…Mi sono beccato la guerra nella testa. Ce l’ho chiusa nella testa». È così, questa guerra ci è entrata in testa a 360 gradi, come ama ripetere euforica...