Internazionale

La «guerriglia on line» che sconfisse l’Ami. Una lezione per l’oggi

La «guerriglia on line» che sconfisse l’Ami. Una lezione per l’oggi

Ue Alla fine degli anni ’90 la mobilitazione di ong e movimenti fermò l’Accordo multilaterale sugli investimenti. Sul Ttip, invece, il silenzio

Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 24 gennaio 2014
Fu definita la «prima guerriglia on line della storia». Eravamo alla fine degli anni ’90 e la rete non era stata ancora mai sperimentata in politica. Fu anche grazie a questa mobilitazione, che subito acquistò dimensioni globali, che riuscimmo a vincere – non capita spesso – anche la battaglia parlamentare (per lo meno a livello europeo); e poi, quella definitiva: la rinuncia dell’Ocse, che aveva proposto l’Ami (l’Accordo multilaterale sugli investimenti), ad insistere sul suo progetto che inizialmente era convinta sarebbe passato senza reazioni. Era il 3 dicembre del 1998. Il colpo decisivo era stato apportato dal primo ministro francese...

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