Internazionale

La legge del machete nell’isola dell’omofobia

La legge del machete nell’isola dell’omofobiaUna manifestazione anti-omofobia del J-Flag (Jamaican Forum for Lesbians All-Sexuals and Gays)

Giamaica Con il brutale e ancora impunito linciaggio di Dwayne Jones, un ragazzo gay che non aveva ancora compiuto 16 anni, si torna a parlare della «patria del reggae» come del paese più intollerante dell’emisfero occidentale nei confronti dell’omosessualità. Complici una cultura machista, un codice penale obsoleto, l’integralismo cristiano, il retaggio coloniale e l’ipocrisia violenta di alcune star della «dancehall»

Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 3 ottobre 2013
Flavio BacchettaMontego Bay
Adelphi era una piccola, tranquilla comunità a pochi minuti d’auto dalla città di Montego Bay in Giamaica, la seconda in ordine di grandezza dopo la capitale Kingston. Il 22 luglio scorso, tre ragazzini tra i 16 e 17 anni, si avviano verso un «sound system party», cioè una festa danzante, che solitamente in Giamaica si svolge all’interno dei bar, con la musica che arriva da monumentali amplificatori montati in strada. I tre, Khloe, Keke e Dwayne Jones, il più giovane, 16 anni non ancora compiuti, arrivano sul posto verso le 2 del mattino. Dwayne indossa delle vesti femminili, parrucca vistosa...

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