Politica

«La Libia non è un porto sicuro», contraddizioni a 5 Stelle

«La Libia non è un porto sicuro», contraddizioni a 5 StelleIl senatore 5Stelle Alberto Airola – LaPresse

Palazzo Madama I senatori grillini della Commissione Affari Esteri, in una nota congiunta, chiedono corridoi umanitari per i migranti. Contro la linea salviniana, malumori per il decreto sicurezza bis

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 4 luglio 2019
«Devono arrivare per forza in Italia? Perché non vanno in Libia?». Qualche giorno fa Manlio Di Stefano, sottosegretario agli esteri del Movimento 5 Stelle, aveva liquidato in questo modo l’affaire Sea Watch. La nave coi 40 migranti a bordo era ferma davanti alle acque italiane e Di Stefano, ingegnere e grande appassionato di geopolitica considerato da sempre vicinissimo a Luigi Di Maio, aveva pensato bene di dichiarare la Libia «porto sicuro» per togliere d’impaccio il governo. Ieri, al contrario, i senatori del M5S membri della commissione affari esteri hanno detto chiaro e tondo il contrario. Prendendo le mosse dai bombardamenti...

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