Cultura

La lingua guarisce le ferite coloniali

La lingua guarisce le ferite colonialiKamel Daoud

Intervista Parla Kamel Daoud, il giornalista e scrittore algerino che ha pubblicato «Le mie indipendenze» con La Nave di Teseo. «Il mondo arabo ha perso fiducia nell’Occidente dopo la guerra in Iraq, con le sue motivazioni fasulle. Per la mia generazione è stato il crollo del 'mito della civiltà'»

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 19 gennaio 2018
Quella tra Oriente e Occidente è una relazione fatta di paura, ignoranza e rancore, di violenza, rifiuto e negazione. Islamismo e terrore sono i mostri nati da questo strappo». A parlare è Kamel Daoud, giornalista e scrittore algerino, conosciuto in Europa (soprattutto) per Il caso Mersault, romanzo-specchio di un classico come Lo Straniero, di Albert Camus. La sua prosa ha descritto lucidamente il Maghreb e il Medio Oriente, tracciando i contorni di conflitti, interessi economici e derive culturali ancora in atto. Con un’attenzione particolare: l’Algeria, dove è nato e vive tuttora. Daoud, lei proviene da un Paese orfano del suo...

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