Internazionale
La lotta di Volokolamsk per tornare a respirare
Reportage «Dal 2016 lacrimano sempre gli occhi», raccontano gli abitanti. I gas e il fetore delle discariche a cielo aperto portano ricoveri e malattie. Mosca e il presidente Putin non rispondono. La protesta dilaga a Voskreseniya, Noginsk, Naro-Fominsk
Uno dei momenti delle proteste in corso nella città di Volokolamsk, una cittadini di 20mila abitanti, a 100 chilometri da Mosca
Reportage «Dal 2016 lacrimano sempre gli occhi», raccontano gli abitanti. I gas e il fetore delle discariche a cielo aperto portano ricoveri e malattie. Mosca e il presidente Putin non rispondono. La protesta dilaga a Voskreseniya, Noginsk, Naro-Fominsk
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 31 marzo 2018
Yurii ColomboVOLOKOLAMSK
Volokolamsk, è una cittadina di 20mila abitanti a 100 chilometri da Mosca. Un’oretta di trenino, di elektricky nello slang russo. Qui nella mattinata del 21 marzo si è sprigionato un insopportabile fetore. E dopo un paio d’ore, decine di cittadini tra cui 57 bambini sono stati ricoverati con sintomi di vomito, giramenti di testa e perdita di sangue dal naso. Gli abitanti sanno benissimo quello che stava succedendo: il vento e la giornata tiepida avevano trasportato fino in città i gas che provengono dalla discarica di spazzatura a cielo aperto che si trova solo a qualche chilometro dalla città. Dall’inizio...