Politica
La magistrata Acagnino: «Il governo vuole forzare il diritto Ue. Nordio lo sa e si preoccupa dei giudici»
L'intesa Italia-Albania Per la toga in servizio presso la sezione immigrazione di Catania: «Il problema è l’articolo 38 della direttiva 32 del 2013, che è la base dell’accordo. Dice che si può trasferire il migrante in un paese terzo ritenuto sicuro, ma la persona deve avere lì qualche legame»
La giudice Maria Rosaria Acagnino
L'intesa Italia-Albania Per la toga in servizio presso la sezione immigrazione di Catania: «Il problema è l’articolo 38 della direttiva 32 del 2013, che è la base dell’accordo. Dice che si può trasferire il migrante in un paese terzo ritenuto sicuro, ma la persona deve avere lì qualche legame»
Pubblicato circa un anno faEdizione del 9 novembre 2023
Maria Rosaria Acagnino è giudice presso la sezione immigrazione del tribunale di Catania. Proprio da lì i colleghi Iolanda Apostolico e Rosario Maria Annibale Cupri hanno fermato la pretesa del governo di trattenere i richiedenti asilo durante la procedura accelerata di frontiera, che si sarebbe dovuta svolgere nel centro di Modica realizzato a tale scopo. Il ministro Nordio ha dichiarato: «Spero che eventuali pronunce della magistratura non vanifichino la futura operatività dell’accordo». È un avvertimento ai giudici? Forse è solo la consapevolezza che l’accordo con l’Albania nasce già zoppo. Nordio è un giurista, conosce le norme e sa cosa devono...