Visioni
La memoria fragile dell’amore
Teatro «Vangelo» è il nuovo lavoro di Delbono, una lettura contemporanea che suona come un urlo di libertà. Dopo l’anteprima a Zagabria debutterà in Italia a Roma il prossimo gennaio
Teatro «Vangelo» è il nuovo lavoro di Delbono, una lettura contemporanea che suona come un urlo di libertà. Dopo l’anteprima a Zagabria debutterà in Italia a Roma il prossimo gennaio
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 30 dicembre 2015
Gianni ManzellaZAGABRIA
Chi si trovi a girare per la parte alta della città, a Zagabria, può imbattersi casualmente in un singolare museo. Sta nascosto dietro un’insegna appena visibile, sulla porta di strada. Si chiama «Museo delle relazioni infrante». L’idea di chi l’ha concepito è stata di raccogliere ciò che resta dopo la fine di una storia sentimentale, non le parole ma le cose. Povere cose, spesso imbarazzanti (la memoria è fragile, i rifiuti restano per sempre, ammoniva già Constanza Macras pensando proprio alla fine di un amore). Ed ecco che a sorpresa quell’idea prende imprevista concretezza su una scena. Un attore comincia...