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La misoginia dei soliti sospetti e degli insospettabili

Verità nascoste Quando la critica nei confronti della terza carica dello stato, diventa ossessione, disprezzo reiterato verso una donna, che accomuna i soliti sospetti e gli insospettabili, emerge una misoginia collettiva che le buone intenzioni non riescono a cancellare

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 2 settembre 2017
Abid Jee, un improbabile mediatore culturale di una cooperativa bolognese, ha scritto su Facebook in seguito ai gravi episodi di violenza carnale accaduti a Rimini: «Lo stupro è un atto peggio, ma solo all’inizio, poi la donna diventa calma e si gode come un rapporto sessuale normale». Sempre su Facebook, Saverio Siorini, segretario della Lega a San Giovanni Rotondo, si è chiesto: «Quando alla Boldrini e alle donne del Pd?». Questi commenti, in cui l’elemento raccapricciante contende il primato alla stupidità, rivelano, a modo loro, le due forze motrici della violenza sessuale. L’uso della donna – che deve subire la...

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