Internazionale

La non-vita nei rifugi di Lyman che resiste solo con gli aiuti

La non-vita nei rifugi di Lyman che resiste solo con gli aiutiL’interno di una casa a Lyman – Sabato Angieri

Reportage Il racconto dalla città in Donbass. Non c’è più alcun presidio medico né scorte di cibo, ci si nasconde nelle cantine, tra rabbia e macerie. Nelle chat su Telegram gli orari della consegna: tre pacchi di pasta, qualche scatoletta

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 3 maggio 2022
«Non importa se a bombardare sono i russi gli ucraini o i cinesi – racconta Yura – Queste macerie erano la mia casa, ho lavorato tutta la vita per costruirla». L’ultimo bombardamento su Lyman ha colpito il quartiere di Yura e la sua abitazione ora è semi-distrutta. NELLE CANTINE del palazzo a poche decine di metri si rifugiano tutti i residenti della zona, quelli che non vogliono andarsene nonostante l’esercito russo sia a una decina di chilometri. Lyman si trova circa 40 chilometri a nord di Kramatorsk, la capitale dell’oblast di Donetsk, o almeno di quella parte ancora in mano...

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