La pace in piazza, tra Natale cattolico e ortodosso
Crisi Ucraina «Europe for Peace»: ora la mobilitazione in tutto il vecchio continente
Crisi Ucraina «Europe for Peace»: ora la mobilitazione in tutto il vecchio continente
Crisi Ucraina «Europe for Peace»: ora la mobilitazione in tutto il vecchio continente
Crisi Ucraina «Europe for Peace»: ora la mobilitazione in tutto il vecchio continente
Ho esitato prima di scrivere qualcosa in merito alle mobilitazioni pacifiste che prendono come spunto Il Natale per invocare una tregua bellica.
Ho esitato forse per quel senso di rispetto che meritano i tanti civili morti o comunque ancora coinvolti nella catàstrofe delle guerre e ai quali, anche solo un giorno di tregua sarebbe Il dono più grande per Il cuore, per la mente, per Il corpo.
Ma può un solo giorno di tregua avere questo potere? Sicuramente si per chi vive in prima fila tra Il freddo, la fame, la morte. Invece per noi, invocare la tregua in nome della religione Ed un solo giorno, Il giorno di Natale (o i giorni dei vari Natale) ci rende più buoni? O forse, ci rende ancora più ipocriti e meschini, elargitori di elemosine buoniste e incapaci di mettere fine ad ogni ingiustizia e ad ogni guerra in ogni parte del mondo?
Perché chiedere una tregua in nome della religione che tante guerre ha fatto? La polìtica svenduta al capitalismo delega a credenze e a preghiere la risoluzione dei conflitti che essa stessa ha generato.
E di questi tempi, si assiste persino al non ascolto delle invocazioni cristiane, talmente è divenuto gigante e potente Il mostro autoritàrio borghese…mentre si mette a tacere e si incatena Il pericoloso comunismo ( nota ahimé dolente per tanti di noi).
La creazione di una realtà distopica come quella attuale, che ancora incanta e anestetizza le coscienze è ciò che meritiamo per Il nostro disimpegno, per la nostra incapacità nel difendere gli ideali, per la nostra non partecipazione. Per Il nostro scadere a compromesso sperando che Il meno peggio sia meglio del peggio, che significa sciacquarsi la coscienza scendendo in piazza per la tregua a Natale, per un giorno di sciòpero non per la collettività, per un urlo nei social.
Abbiamo bisogno di restare umani ma cerchiamo di esserlo da partigiani, resistenti, da coloro che lottano non per un giorno di pace ma per ogni giorno e per ogni uomo e ogni donna in ogni parte del mondo. E non perché ce lo insegna lo spirito del Natale.