Internazionale
La palma della violenza in Guatemala
Reportage Nel nord del paese centroamericano la lotta dei contadini indigeni espropriati delle loro terre per far posto alle monocolture di olio di palma delle multinazionali autorizzate dal governo. L’ex guerrigliero Julio Tut Sub non cede. Ma negli scontri muore un 16enne
Bracciante q'echì nelle piantagioni della multinazionale Naisa a Las Camelias, nella regione del Petén – Guglielmo Rapino
Reportage Nel nord del paese centroamericano la lotta dei contadini indigeni espropriati delle loro terre per far posto alle monocolture di olio di palma delle multinazionali autorizzate dal governo. L’ex guerrigliero Julio Tut Sub non cede. Ma negli scontri muore un 16enne
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 23 dicembre 2022
Guglielmo RapinoNUEVO HORIZONTE (Petén, Guatemala)
La regione nord del Guatemala sin dai primi anni del ‘900 è stata oggetto di enormi interessi economici e industriali. Legname di prima qualità, petrolio, gomma e cacao, storicamente, sono stati i prodotti dell’area maggiormente esportati da parte dei colossi del mercato mondiale. Nell’ultimo decennio però il trend economico si è concentrato su una nuova produzione, centrale per il sistema agroalimentare globale: l’olio di palma. Le multinazionali di produzione di olio di palma come Naisa, REPSA e Industrial Chiquibul, hanno preso di mira i terreni pianeggianti e fertili della culla maya per farne monoculture intensive e articolare un sistema di...