Internazionale
La paura dei rifugiati palestinesi: «Aspettiamo le conseguenze»
Libano Volontari dai campi di tutto il paese arrivano a Beirut per ripulire le strade e le case: «Condividiamo gioia e tristezza». Ma gli effetti dell'esplosione sono all'angolo, con povertà e disoccupazione già aggravate dal Covid. Tra le vittime anche profughi siriani
Per le strade del campo profughi palestinese di Shatila
Libano Volontari dai campi di tutto il paese arrivano a Beirut per ripulire le strade e le case: «Condividiamo gioia e tristezza». Ma gli effetti dell'esplosione sono all'angolo, con povertà e disoccupazione già aggravate dal Covid. Tra le vittime anche profughi siriani
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 8 agosto 2020
«Qualsiasi cosa accade ai libanesi di solito ha un impatto ancora maggiore sui palestinesi». Così Huda Samra, portavoce dell’Unrwa, l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, sintetizza le conseguenze dell’esplosione che martedì ha raso al suolo il porto di Beirut e devastato la capitale libanese. Sabra e Shatila, i campi più iconici del Libano, nomi che evocano uno dei peggiori massacri della la guerra civile (migliaia di palestinesi trucidati dai falangisti sotto gli occhi dell’esercito israeliano), non sono vicino all’epicentro. Sono dalla parte opposta: i campi a sud, il porto a nord. «Siamo distanti ma abbiamo sentito. È stato come un...