Italia
La paura dell’effetto-domino sull’economia della Valnerina
Umbria Intorno agli animali girano buona parte delle attività economiche, dal turismo agro-alimentare alla norcineria, dai caseifici al tessile. Borghi piccoli dove i visitatori vivono da vicino il dolce percorso produttivo fino al bene finito. Un intreccio virtuoso che oggi può trasformarsi in ostacolo, un effetto-domino che fa temere per la tenuta sociale dell’Appennino
Un prosciuttificio di Norcia – LaPresse
Umbria Intorno agli animali girano buona parte delle attività economiche, dal turismo agro-alimentare alla norcineria, dai caseifici al tessile. Borghi piccoli dove i visitatori vivono da vicino il dolce percorso produttivo fino al bene finito. Un intreccio virtuoso che oggi può trasformarsi in ostacolo, un effetto-domino che fa temere per la tenuta sociale dell’Appennino
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 2 novembre 2016
Chiara CruciatiPERUGIA
«Da domenica, dopo la scossa, abbiamo raccolto tutto il latte dagli allevatori della zona. Abbiamo garantito alle aziende zootecniche il ritiro. E poi ci siamo occupati del caseificio». A Norcia alla cooperativa della Grifolatte, la centrale del latte umbra, si prova a rialzare la testa. Carlo Catanossi, il presidente, racconta i primi giorni dopo il terremoto di domenica: «Qui nella zona di Norcia sono circa 100 le aziende, molte di piccolissime dimensioni, fortemente danneggiate. Altre 50 quelle con danni più lievi – spiega al manifesto – Difficile quantificare il numero di lavoratori: tra dipendenti e autonomi sono 1500-2000. Sono loro...