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La primavera del copyright

Ri-Mediamo Unione europea. Dopo gli esiti positivi del cosiddetto «trilogo» (13 febbraio) che raggruppa i tre co-decisori (parlamento, consiglio e commissione) e grazie al voto a maggioranza in sede «coreper» (la riunione dei vari paesi, rappresentati dai rispettivi ambasciatori, tenutasi il 20 c.m.), infine nel pomeriggio di ieri è arrivato il disco verde dell’autorevole comitato per gli affari legali (Juri)

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 27 febbraio 2019
A fine marzo l’assemblea di Strasburgo e – a seguire – il consiglio dell’Unione europea diranno probabilmente l’ultima parola sulla direttiva sul Copyright in the digital single market. Insomma, uno dei più brutali scontri di potere dell’ultima legislatura europea si chiude con un compromesso onorevole tra le parti in campo, vale a dire i produttori di contenuti da una parte e il mondo della rete dall’altro. Quest’ultimo è stato interpretato purtroppo dagli Over The Top piuttosto che dal mondo dei navigatori curiosi ed innocenti delle prime ondate di Internet. La soluzione è stata trovata dopo che il clamore delle tifoserie...

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