Politica

La propaganda logora chi la fa (troppo)

Il saggio Nel libro di Fabio Martini il racconto di come la politica usa la post-verità, e di come rischia il boomerang

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 20 settembre 2017
La propaganda, strumento irresistibile per la presa – anche democratica – del potere e la sua conservazione, considera i cittadini degli sbadati cui raccontare una realtà immaginaria, se non proprio allocchi da raggirare. Basterebbe questa constatazione per filtrare con grano di sale la massa delle informazioni che ogni giorno ci attraversano. Considerando anche che «la propaganda più efficace è quella che non si vede. Quella capace di parlare all’inconscio. Una mission che governanti tra loro diversissimi hanno perseguito, utilizzando i media ogni volta più popolari», come scrive Fabio Martini in La Fabbrica delle verità. L’Italia immaginaria della propaganda da Mussolini...

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