Internazionale
La realtà che tradì l’immaginazione
1993-2023, Oslo trent’anni dopo Trent’anni fa una stretta di mano riempì le strade di speranza. Durò poco: «Per noi palestinesi finì quando capimmo cosa significava. Per gli israeliani finì quando uccisero Rabin». Il racconto di chi visse il processo di pace prima e la disillusione poi, fatta di muri, checkpoint e nuove colonie
Immagine tratta dal progetto "Nation Estate" dell'artista palestinese Larissa Sansour
1993-2023, Oslo trent’anni dopo Trent’anni fa una stretta di mano riempì le strade di speranza. Durò poco: «Per noi palestinesi finì quando capimmo cosa significava. Per gli israeliani finì quando uccisero Rabin». Il racconto di chi visse il processo di pace prima e la disillusione poi, fatta di muri, checkpoint e nuove colonie
Pubblicato circa un anno faEdizione del 13 settembre 2023
Michele GiorgioRAMALLAH
Sono decine e decine le automobili palestinesi incanalate, da blocchi di cemento armato, per i controlli israeliani al valico di Qalandiya, in uscita verso Gerusalemme. Tante altre vanno a sinistra, aggirando bancarelle e altri ostacoli, per dirigersi a un altro valico sperando che sia meno congestionato. La confusione è grande, colpi di clacson continui e nervosi, detriti e polvere aggravano la condizione di chi vive nel vicino campo profughi. I taxi scaricano di continuo persone che corrono verso i tornelli e i controlli di sicurezza digitali israeliani. Su questo girone infernale domina un totem: il Muro con cui Israele ha...