Internazionale
La resistenza non la beve. In Myanmar due anni dopo
Reportage 1 febbraio 2021-2023. Guerriglia e disobbedienza civile a due anni dal golpe che mise fuorilegge San Suu Kyi. I militari si combattono anche boicottando la loro birra, introvabile nella capitale. In buona parte del Paese continuano gli scontri armati. A Bagan non si spara per rispetto del Budda, subito fuori è l’inferno
Una protesta silenziosa nelle strade di Yangon – Ap
Reportage 1 febbraio 2021-2023. Guerriglia e disobbedienza civile a due anni dal golpe che mise fuorilegge San Suu Kyi. I militari si combattono anche boicottando la loro birra, introvabile nella capitale. In buona parte del Paese continuano gli scontri armati. A Bagan non si spara per rispetto del Budda, subito fuori è l’inferno
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 1 febbraio 2023
La resistenza non armata e la disobbedienza civile in Myanmar hanno il colore e il gusto di una bottiglia di birra. Che nessuno beve più. Che non si vende e non si compra in tutto il Paese, fuor che in qualche negozio o ristorante che ancora serve ed espone la Myanmar Bier. La più diffusa birra birmana già nota per essere un prodotto dell’economia dei militari che due anni fa hanno messo fuori legge con un golpe il partito di Aung San Suu Kyi, è oggi il simbolo della resilienza silenziosa di milioni di birmani. LA CAMPAGNA DI BOICOTTAGGIO, iniziata...