Internazionale
«La riforma delle pensioni è passata, ma i russi non hanno perso»
Russia Intervista al sociologo Sergey Reshetin, tra gli organizzatori delle proteste: «Mobilitazione inattesa e gestita dalla piazza. E Mosca ne paga il prezzo alle urne»
Cordone della polizia a una protesta sulla riforma delle pensioni – Afp
Russia Intervista al sociologo Sergey Reshetin, tra gli organizzatori delle proteste: «Mobilitazione inattesa e gestita dalla piazza. E Mosca ne paga il prezzo alle urne»
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 29 settembre 2018
Yurii ColomboMOSCA
Il sociologo Sergey Reshetin è stato tra gli organizzatori del movimento contro l’innalzamento dell’età pensionabile che ha attraversato la Russia. A due giorni dall’approvazione della legge che aumenta di cinque anni l’età pensionabile facciamo con lui un primo bilancio delle proteste. Ci può fare una fotografia del movimento sulle pensioni? Per gli standard della Russia dove l’atomizzazione sociale e la spoliticizzazione sono molto alte e tenendo conto del periodo estivo, si è trattato di una grande mobilitazione. Hanno preso parte complessivamente circa mezzo milione di persone. Particolarmente estesa la mobilitazione in Siberia centrale e nell’estremo oriente dove la crisi morde...