Internazionale
«La risposta del governo? È stata solo la criminalizzazione»
Intervista Yumac Ortiz, artista, antropologa e attivista per i diritti umani: marce e manifestazioni sono state in massima parte pacifiche. Gli indigeni non sono delinquenti e non vogliono il caos. A provocare la violenza è lo stato
Scontri durante le proteste in Ecuador – Ap
Intervista Yumac Ortiz, artista, antropologa e attivista per i diritti umani: marce e manifestazioni sono state in massima parte pacifiche. Gli indigeni non sono delinquenti e non vogliono il caos. A provocare la violenza è lo stato
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 25 giugno 2022
Al dodicesimo giorno di protesta – che in Ecuador (e non solo) chiamano paro nacional – tutto sembra crescere di intensità: la partecipazione, la repressione, la rabbia, i morti. Sentendosi con le spalle al muro, il presidente Lasso continua a invocare il dialogo, ma intanto fa ricorso alla violenza, allontanando così la potente Confederazione delle nazionalità indigene (Conaie) dal tavolo dei negoziati. Tanto più che, dopo un anno di infruttuosi colloqui con il governo, i popoli indigeni non vogliono più sentire parole: esigono fatti. È di tutto questo che abbiamo parlato con l’artista, antropologa culturale e attivista per i diritti...