Cultura
La rivelazione in un dettaglio
Storia della letteratura Luciano Gargan nell'ultimo libro «Dante, la sua biblioteca e lo Studio di Bologna» avvicina ancora di più il poeta al «Libro della Scala» (che narra il viaggio nell'aldilà di Maometto), con una serie di illazioni dal tono sensazionalistico. Anche Corrado Bologna, in un articolo apparso sul «Sole24ore», sostiene le sue tesi
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Storia della letteratura Luciano Gargan nell'ultimo libro «Dante, la sua biblioteca e lo Studio di Bologna» avvicina ancora di più il poeta al «Libro della Scala» (che narra il viaggio nell'aldilà di Maometto), con una serie di illazioni dal tono sensazionalistico. Anche Corrado Bologna, in un articolo apparso sul «Sole24ore», sostiene le sue tesi
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 2 luglio 2014
Sappiamo dal 1949 che fu accessibile a Dante il Libro della Scala (Kitab-al-Miraj, letteralmente «libro dell’ascensione»), narrazione del viaggio nell’aldilà di Maometto diffusa dalla Spagna – dove fu tradotta in castigliano, quindi in francese e in latino dal toscano Bonaventura da Siena – in Francia e Italia a partire dal 1270 circa: lo cita Fazio degli Uberti nel Dittamondo, poema d’imitazione dantesca. Da allora, essendo chiara l’accessibilità del testo, si sono cercate sue tracce nella Commedia dantesca, ma non si è trovato nulla di convincente. Il domenicale del Sole 24ore ha pubblicato una settimana fa un articolo di Corrado Bologna,...