Internazionale

La Santa Muerte è virale

La Santa Muerte è virale – Francesco Lo Russo

La storia Un tempo le erano devoti solo i narcos. Oggi la «Flaquita» è oggetto di un culto molto più ampio complesso, con 10 milioni di adepti sparsi tra Messico, Usa e web. Che hanno finito per trasformarla in un’icona pop globalizzata

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 22 agosto 2017
Negli ultimi cinque anni José Ramírez ha fatto il fattorino, il cameriere e il venditore porta a porta. Ha anche lavorato come muratore indocumentado a Los Angeles. Di ritorno in Messico ha provato a cercare lavoro ovunque, ma le porte restavano chiuse. Il Guanajuato, suo stato natale, è quello a maggior tasso d’emigrazione del Paese. José mi racconta la sua storia in un parcheggio del centro storico di León, capitale economica della regione, a 400 km da Città del Messico. Al collo porta un amuleto che raffigura la morte con un saio indosso, la falce in una mano e il...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi