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La sconfitta umana degli «opposti estremismi» di Virginia Raggi
Roma/Cinema Palazzo Mi disgusta sapere che la campagna elettorale che porterà all’elezione del prossimo sindaco di Roma stia passando sulla storia di un quartiere dove la resistenza al fascismo è stata affiancata da una resistenza all’omologazione culturale
Lo sgombero dell'ex cinema Palazzo nel quartiere di San Lorenzo a Roma il 25 novembre 2020
Roma/Cinema Palazzo Mi disgusta sapere che la campagna elettorale che porterà all’elezione del prossimo sindaco di Roma stia passando sulla storia di un quartiere dove la resistenza al fascismo è stata affiancata da una resistenza all’omologazione culturale
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 26 novembre 2020
Non conosco gli intrighi della politica romana. Non conosco i pettegolezzi di salotto. Non mi interessano le antipatie tra leader, né gli scontri tra correnti. Ignoro le manovre che si muovono sotto il pelo dell’acqua dell’informazione. E mi astengo dalla pidocchiosa lettura tra le righe. Mi disgusta pensare che qualcuno stia tirando i dadi per conquistarsi una posizione nel prossimo governo cittadino, qualunque esso sia. Ho visto stimabili professionisti alzare i tacchi da Vicolo Stretto per «ricicciare», come si dice a Roma, a capo del Parco delle Vittorie. Ne ho visti così tanti che non mi ricordo più i nomi,...