Internazionale
La sfida dell’ultradestra libanese al governo e a Hezbollah
Libano Il leader cristiano falangista Geagea, criminale di guerra, ignora il mandato di comparizione per i fatti del 14 ottobre. E guarda già alle elezioni: vuole mostrarsi come l'unico difensore della cristianità nel paese contro il movimento sciita
Sostenitori di Samir Geagea, il leader dell’ultradestra cristiana chiamato a testimoniare sugli scontri di 10 giorni fa a Beirut – Ap
Libano Il leader cristiano falangista Geagea, criminale di guerra, ignora il mandato di comparizione per i fatti del 14 ottobre. E guarda già alle elezioni: vuole mostrarsi come l'unico difensore della cristianità nel paese contro il movimento sciita
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 28 ottobre 2021
Pasquale PorcielloBEIRUT
«Andrò davanti ai giudici quando anche Nasrallah (leader di Hezbollah) sarà convocato», aveva detto nei giorni scorsi l’uomo del momento, «il dottore» Samir Geagea, leader delle Forze libanesi, annunciando che avrebbe ignorato – come ha fatto ieri – il mandato di comparizione davanti alla Corte militare libanese come persona informata dei fatti. GIOVEDÌ 14 OTTOBRE sette persone sono rimaste uccise e una trentina ferite in un pesante scontro a fuoco a Tayyouneh, tra il quartiere sciita di Dahieh e quello cristiano di ’Ain Remmeneh, su quella che era l’antica linea di confine tra Beirut est e ovest durante la guerra...