Internazionale

La Via Crucis a Tijuana

La Via Crucis a TijuanaIl centro profughi Juventud 2000 a Tijuana – Luca Celada

American Psycho La «caravana» dei profughi è giunta al confine con gli Usa con la speranza di poterlo superare. Ma nella retorica populista di Trump i migranti sono diventati la minaccia «numero uno»

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 1 maggio 2018
Luca CeladaINVIATO A TIJUANA (Messico)
Gli ultimi due isolati di Avenida Constitución sono un microcosmo di Tijuana, o dello stereotipo di questa città, schiacciata sulla rete di confine su cui si incagliano i relitti della marea umana che sale da sud. Gli ultimi profughi in ordine d’arrivo sono alcune centinaia di membri de «la caravana» di rifugiati centroamericani giunta nel fine settimana all’accampamento di Juventud 2000, la Ong che all’angolo di Fernando Ayala ha allestito un capannone in lamiera in cui sono stipate dozzine di minuscole tende e mucchi di indumenti e giochi per bambini raccolti dai volontari. MALGRADO IL NOME altisonante quest’ultimo pezzo di...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi