Rubriche

La violenza del patriarcato morente

In una parola

In una parola La rubrica su linguaggio e società. A cura di Alberto Leiss

Pubblicato 2 mesi faEdizione del 10 settembre 2024
«L’ultimo femminicidio è uguale a tutti gli altri. Cambia solo la vittima…». Lo scriveva domenica su La Stampa Pierangelo Sapegno, aprendo la cronaca della fine di Ana Cristina Duarte Correia. Aveva abbandonato la sua casa e i suoi tre figli, non sopportando più la violenza del marito Ezio Di Levrano. Il quale l’aveva denunciata per “abbandono del tetto coniugale”. Per questo la donna aveva raccontato ai carabinieri il perché del suo gesto: le violenze subite. Ma lei no, non lo aveva denunciato. Voleva rivedere i figli e andare a trovarli è stato fatale: ennesimo litigio, e lui che la colpisce...

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