Internazionale
La vita al tempo dei golpisti
Reportage Myanmar, a tre anni dal colpo di stato traballa il dittatore Min Aung Hlain, tra rovesci militari e sentenze capitali di generali. Viaggio a Tikir, nelle zone liberate dove l’esistenza resta durissima
Miliziani del Ta'ang National Liberation Army, uno degli eserciti ribelli della Fratellanza contro i golpisti – Getty Images
Reportage Myanmar, a tre anni dal colpo di stato traballa il dittatore Min Aung Hlain, tra rovesci militari e sentenze capitali di generali. Viaggio a Tikir, nelle zone liberate dove l’esistenza resta durissima
Pubblicato 10 mesi faEdizione del 26 gennaio 2024
Alessandro De Pascale, Theo GuzmanMYANMAR CENTRO-OCCIDENTALE
A poco meno di tre anni dal colpo di stato del 2021, ormai traballa la giunta golpista del Myanmar guidata – chissà ancora per quanto – dal generale Min Aung Hlaing. Dopo la sconfitta militare contro i ribelli a Laukkai, nel settentrionale stato Shan, all’inizio di gennaio, fonti dell’opposizione hanno detto che tre dei generali che si erano arresi in quello che a oggi è il più grave rovescio bellico subito dai golpisti sarebbero stati condannati a morte, altri tre a pesantissime pene detentive. E gli stessi ribelli hanno rivendicato pubblicamente la conquista della città di Paletwa nello stato occidentale...