Cultura
La vita del profeta Muhammad restituita alla Storia senza apriorismi e preconcetti
Scaffale "Maometto. L’inviato di Dio" di Massimo Campanini, per Salerno editrice. Dall’«Egira», il trasferimento dalla Mecca a Medina, all’eredità politica nel califfato
Una rappresentazione dell'Hegira
Scaffale "Maometto. L’inviato di Dio" di Massimo Campanini, per Salerno editrice. Dall’«Egira», il trasferimento dalla Mecca a Medina, all’eredità politica nel califfato
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 29 luglio 2020
Nell’islamofobia spesso imperante nella cultura occidentale dei nostri giorni, che riemerge ciclicamente con ogni occasione, come quella della riconversione in moschea di Ayasofia a Istanbul, si deve salutare con particolare piacere il volume di Massimo Campanini, Maometto. L’inviato di Dio (Salerno editrice, pp. 258, euro 19). Sulla figura del profeta dell’Islam, infatti, continuano a circolare opinioni ignoranti e polemiche senza senso, frutto di una storiografia vecchia, che Campanini analizza all’inizio del suo libro, e più in generale di una pubblicistica di bassissimo livello. L’AUTORE è un fine conoscitore degli studi occidentali e musulmani in materia, i primi spesso inficiati da...