Cultura
La vita immersa nell’estetica del virtuale
Saggi «Tecnologie della sensibilità» del filosofo Pietro Montani. La proliferazione di immagini digitali spinge a definire una nuova e radicale politica dell'arte
Un'installazione dell'artista coreano Nam June Paik
Saggi «Tecnologie della sensibilità» del filosofo Pietro Montani. La proliferazione di immagini digitali spinge a definire una nuova e radicale politica dell'arte
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 6 dicembre 2014
Il dato di partenza del nuovo volume del filosofo Pietro Montani – Tecnologie della sensibilità. Estetica e immaginazione interattiva, Raffaello Cortina, pp. 104, euro 12,50 – ha una consistenza difficilmente aggirabile: mai come oggi l’uso e la produzione delle immagini è stato tanto diffuso; al punto che le esperienze di montaggio e rimontaggio potrebbero dirsi pressoché integralmente, e almeno virtualmente, «socializzate». Ma di che tipo di esperienza si tratta e, soprattutto, a cosa essa appare destinata? La risposta di Montani è tutt’altro che generica: di tale esperienza si può dare un’interpretazione, che è poi una pratica, «elaborativa». Quest’ultima dipende dall’immaginazione...