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La volenterosa Merkel tenta di evitare il disastro

Europa La Cancelliera può ancora contare sulle buone prestazioni economiche della Germania, ma ogni rallentamento, che con il ritorno del protezionismo oltreatlantico e l’indebolirsi dell’Unione non è affatto improbabile, risulterà fatale. Di errori il “modello tedesco” ne ha commessi non pochi. Il suo catechismo economico ha creato malcontento all’interno e all’esterno, e in un certo senso ha nutrito quella diffidenza e quel rancore nei confronti degli “scrocconi” che avrebbero voluto approfittare della ricchezza tedesca

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 29 giugno 2018
Tutto è dissolto nelle tenebre di una crisi inesistente. Brexit, la guerra commerciale di Donald Trump, l’Iran, le sanzioni contro la Russia. I temi giganteschi che l’Europa si troverebbe ad affrontare impallidiscono tutti di fronte all’emergenza immaginaria di un flusso migratorio dai numeri oggi decisamente modesti. Nulla a che vedere con il picco drammatico del 2015. Ma la questione dei migranti si è rivelata da tempo un efficace grimaldello. Un grimaldello per scardinare gli equilibri politici interni ai diversi paesi dell’Unione a favore delle formazioni di una destra sempre più radicale, sfacciata e sicura di sé. Non è un caso...

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