Italia
L’abbandono urbano dietro l’enfasi repressiva
La vita di Jack Serve una sicurezza garantita dalla giustizia sociale, dalla dignità riservata a tutti, che esclude la discriminazione e contrasta l’odio
Mestre, fiori sul luogo dove è morto Giacomo Gobbato
La vita di Jack Serve una sicurezza garantita dalla giustizia sociale, dalla dignità riservata a tutti, che esclude la discriminazione e contrasta l’odio
Pubblicato 2 mesi faEdizione del 22 settembre 2024
A un certo punto, ieri pomeriggio, al presidio per ricordare Giacomo Gobbato, accoltellato a morte l’altra sera a Mestre, a 26 anni, mentre cercava di difendere una donna aggredita per rapina, Sebastiano Bergamaschi, suo coetaneo, ferito pure lui in quel tentativo coraggioso e generoso, ha gridato che dal dolore non deve scaturire altro odio, altrimenti tutto peggiorerà ancora. Lo hanno scritto anche i loro compagni e le loro compagne del «Rivolta», uno dei centri sociali autogestiti storici, fra i maggiori d’Italia, luogo di attività culturali, artistiche, musicali, sportive, ricreative, luogo d’accoglienza – vi trovano ospitalità decine di immigrati – e...