Internazionale
L’abuso in diretta su TikTok: «E ora denunciateci all’Aja»
Gaza L'autonarrazione social dei soldati israeliani: furti nelle case, bandiere e moschee profanate, derisione dei palestinesi. E crimini di guerra. Per anni l’esercito israeliano ha cercato di addolcire la propria immagine con meme, riferimenti pop e soldate-influencer. Ora vuole mostrarsi implacabile e non ferma video e foto di violenze
Soldati israeliani in posa per una foto davanti a case palestinesi in fiamme – X
Gaza L'autonarrazione social dei soldati israeliani: furti nelle case, bandiere e moschee profanate, derisione dei palestinesi. E crimini di guerra. Per anni l’esercito israeliano ha cercato di addolcire la propria immagine con meme, riferimenti pop e soldate-influencer. Ora vuole mostrarsi implacabile e non ferma video e foto di violenze
Pubblicato 6 mesi faEdizione del 24 maggio 2024
È dall’inizio dell’«assedio totale» della Striscia di Gaza che i soldati israeliani pubblicano sui social atti di violenza e sopraffazione – se non veri e propri crimini di guerra – commessi da loro stessi. E lo fanno con una disinvoltura piuttosto inquietante. Il campionario è tragicamente vasto e da mesi viene catalogato su X dal giornalista palestinese Younis Tirawi. Foto e video mostrano devastazioni su larga scala, bombardamenti di abitazioni civili, distruzioni di moschee, arresti di massa, umiliazioni dei prigionieri e saccheggi di ogni tipo. LA MOLE DEI POST dei soldati, distribuiti in larga parte su TikTok e Instagram, è...