Internazionale
L’acqua rossa del Colorado
Ambiente Il fiume che ha scavato il Grand Canyon è diventato la conduttura idrica del più grande deserto dell’emisfero occidentale. Una zona secca dove oggi vivono 60 milioni di persone, tra campi sterminati, centinaia di piscine e campi da golf
I resti del lago Owens – Luca Celada
Ambiente Il fiume che ha scavato il Grand Canyon è diventato la conduttura idrica del più grande deserto dell’emisfero occidentale. Una zona secca dove oggi vivono 60 milioni di persone, tra campi sterminati, centinaia di piscine e campi da golf
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 2 aprile 2014
Luca CeladaLOS ANGELES
Visto in volo sul basso Mojave, il Colorado River è un serpente smeraldo che segna con le sue anse pigre il confine fra California e Arizona, un solco che taglia il deserto brullo diretto al Golfo di California. Gli indiani lo chiamavano Lapay’ha, «acqua rossa», per il colore delle sue acque gonfie di limo eroso all’arenaria fiammante degli altipiani di Colorado, Utah e Arizona. Oggi dal terzo fiume americano (2.330 km) si diramano centinaia di acquedotti e prese d’acqua che sostengono l’insostenibile boom del Sud Ovest americano. Un mastodontico sistema di chiuse, dighe e grandi opere idroelettriche che lo hanno...