Internazionale
L’agenda filo-Usa di Hariri e la spallata al governo
Libano Ai margini le ragioni della protesta nata lo scorso ottobre, nel mirino i leader sciiti Nasrallah e Berri e la spallata al governo. Eppure l'ex premier, membro di una famiglia accusata di gravi speculazioni, è stato al potere più volte negli ultimi 15 anni
Il premier dimissionario libanese Diab – Ap
Libano Ai margini le ragioni della protesta nata lo scorso ottobre, nel mirino i leader sciiti Nasrallah e Berri e la spallata al governo. Eppure l'ex premier, membro di una famiglia accusata di gravi speculazioni, è stato al potere più volte negli ultimi 15 anni
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 11 agosto 2020
Yehya, 29 anni, è bloccato in Nepal da quasi cinque mesi. Il suo viaggio di piacere si è trasformato in un incubo quando il Libano lo scorso marzo ha chiuso i suoi confini, e altrettanto ha fatto il Nepal, per arginare la diffusione del coronavirus. La sua vicenda è stata raccontata dal giornale L’Orient-Le Jour non tanto perché rappresenta la condizione di tanti altri libanesi bloccati all’estero. Quanto per spiegare le conseguenze delle restrizioni draconiane adottate dal sistema bancario nazionale dopo il crollo della lira libanese e la scomparsa dei dollari dal mercato. YEHYA SOPRAVVIVE in Nepal con 30 dollari...