Alias Domenica
L’agilità del colore dalla sedia a rotelle: l’ultimo Matisse al Moma
Al Moma i papiers gouachés decoupés di Henri Matisse Una sorta di paradiso delle immagini. E aveva ragione Greenberg a sostenere che i fogli a tempera sforbiciati rappresentavano la vera avanguardia
Henri Matisse, «The Snail», 1953, Londra, Tate Gallery
Al Moma i papiers gouachés decoupés di Henri Matisse Una sorta di paradiso delle immagini. E aveva ragione Greenberg a sostenere che i fogli a tempera sforbiciati rappresentavano la vera avanguardia
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 19 ottobre 2014
Nel 1941 Henri Matisse si sottopose a un intervento chirurgico molto delicato a causa di un tumore all’intestino. L’operazione riuscì, ma per Matisse la vita cambiò radicalmente; si trovò in una condizione che oggi definiamo di «non autosufficienza». Costretto per molto tempo a letto, gli divenne complicato anche mettersi al cavalletto a dipingere. Aveva sempre bisogno di un’infermiera, per di più non poteva contare né sulla moglie Amélie né sulla figlia Marguerite (nata da un suo amore precedente il matrimonio) perché tutt’e due impegnate nella resistenza e costrette a stare nella clandestinità. Matisse morì nel 1954: quindi per ben tredici...