Cultura

Laila Lalami, una sensuale polifonia riunisce i fuori luogo

Laila Lalami, una sensuale polifonia riunisce i fuori luogoHelen Zughaib, «Syrian Migration Series» #9, 2016

L'intervista Parla l’autrice de «Gli altri americani» (Ponte alle Grazie), nata a Rabat e già finalista al Pulitzer. Nove voci narranti indagano le contraddizioni dell’identità statunitense attraverso il loro vissuto. «Si incontrano in California dopo la tragica morte di un immigrato marocchino, ma ciascuno dei protagonisti porta con sé un senso di estraneità che credo sia molto diffuso in America». «Siamo una democrazia multiculturale che cerca di tener fede ai propri ideali, ma anche un Paese con una brutta storia di esclusione»

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 19 febbraio 2022
Driss Guerraoui è appena uscito dal suo ristorante a Desert Hot Springs quando viene investito da un’auto che percorre a grande velocità la superstrada che taglia in due il deserto californiano del Mojave. Il veicolo prende in pieno il sessantenne immigrato, arrivato nel Paese da decenni da Casablanca, e prosegue la sua folle corsa nella notte. È intorno a questa tragedia che alternando via via i toni del noir, del memoir, dell’indagine introspettiva come dell’analisi sociale, Laila Lalami ha costruito Gli altri americani (Ponte alle Grazie, pp. 438, euro 19, 80, traduzione di Andrea Branchi) un romanzo che indaga le...

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