Politica

L’alternativa alla detenzione, verso la «civiltà giuridica»

L’alternativa alla detenzione, verso la «civiltà giuridica»/var/www/vhosts/ilmanifesto.co/ems/data/wordpress/wp content/uploads/2014/01/01/prigione carcere

Carcere Passi in avanti nel decreto che il prossimo 7 gennaio andrà all'esame della commissione giustizia della Camera

Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 2 gennaio 2014
Saranno pure piccoli passi, quelli del decreto carceri il cui esame comincerà il prossimo 7 gennaio in commissione giustizia alla camera. Ma certamente, vanno nella giusta direzione e con la procedura «accelerata» del decreto-legge, che consente l’immediata applicazione di alcune norme essenziali per ridurre il sovraffollamento penitenziario. Opportuna e attesa è la rimodulazione della disciplina degli illeciti minori connessi agli stupefacenti, dopo la Fini-Giovanardi puniti con sanzioni così elevate da alimentare, essi soltanto, un flusso rilevantissimo di ingressi in carcere. Importanti – anche in termini di «civiltà giuridica» – sono poi le misure volte a consentire l’identificazione degli stranieri detenuti...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi